Lo scorso 12 aprile è stata presentata la quarta edizione del Vademecum per i Contratti Concordati. La presentazione ha visto la partecipazione della Presidente Ascom Maria Luisa Coppa e dell'Assessore per le politiche abitative Jacopo Rosatelli.
Il Vademecum contiene tutte le indicazioni utili per la stipula dei contratti di locazione concordata ai sensi dell'Accordo Territoriale del Comune di Torino.
Dal 1° gennaio 2023 è in vigore il nuovo Accordo Territoriale del Comune di Torino che regolamenta l’applicazione dei contratti di locazione convenzionata. I contratti convenzionati, versione odierna dei vecchi contratti “ad equo canone”, prevedono, a fronte di significativi sgravi fiscali per i proprietari valori di canone di locazione nettamente più bassi per l’inquilino rispetto ai valori medi del libero mercato.
Gli Accordi Territoriali, promossi e coordinati dall'Amministrazione Comunale, sono frutto della contrattazione tra le parti sociali, stipulati tra le principali associazioni dei Proprietari e degli Inquilini a livello locale. A loro è demandato il compito di definire nel dettaglio modalità applicative e valori di canone convenzionato concretamente applicabili a livello cittadino. Calmierando i canoni e favorendo l’accesso alle locazioni anche di settori sociali che spesso incontrano difficoltà nel reperire un’abitazione in affitto, gli Accordi Territoriali rappresentano un concreto contributo al mercato delle locazioni e al problema della disponibilità degli alloggi in locazione a canoni sostenibili, tema molto attuale considerando che nel 2022 la domanda di immobili in affitto ha subito un deciso rialzo così come i valori dei canoni che si sono attestati quasi ai livelli pre-crisi finanziaria.
Negli Accordi Territoriali sono stabiliti nel dettaglio le modalità di valutazione degli immobili per definire i valori massimi e minimi del canone mensile, per metro quadro, in base alla zona e alle caratteristiche dell'edificio e dell'appartamento. Il nuovo Accordo vede una ragionata rimodulazione e riqualificazione di alcune zone della Città che prende atto delle mutate condizioni del mercato immobiliare, delle trasformazioni urbanistiche e sociali avvenute a Torino negli ultimi anni e dell’impatto delle recenti normative sull’efficientamento energetico degli stabili.
Ai proprietari il canone concordato offre numerosi vantaggi fiscali garantendo in particolar modo un regime di tassazione agevolata su Irpef, Imposta di Registro ed aliquota IMU (pari al 4,31 per mille al posto del 10,6 per mille prevista per contratti di libero mercato); inoltre, nel caso di adesione alla cedolare secca, si applica un’aliquota unica pari al 10 per cento invece di quella al 21 per cento prevista nei contratti di libero mercato.
In linea con le attività promosse dal Comune di Torino e nell’ottica di contribuire alla diffusione e alla promozione dei contratti di locazione convenzionati, FIMAA Torino, da diversi anni, predispone un Vademecum, rivolto in primis ai propri associati agenti immobiliari – in quanto attori primari del mercato delle locazioni – ma anche a tutti gli operatori del settore, ai professionisti e ai privati.