Dal 15 febbraio in vigore le nuove pesanti sanzioni per i mediatori immobiliari abusivi
E' legge la nuova normativa che sanziona pesantemente l’esercizio abusivo della professione di mediatore, attraverso la modifica dell’art. 348 del nostro codice penale.
La legge Lorenzin (la numero 3 del 2018) contiene norme volte a contrastare qualsiasi forma di abusivismo professionale, anche esplicitamente riferite all'attività di agente immobiliare e alla Legge 39 del 1989 che la regola.
Il trasgressore potrà quindi essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, con una multa da 10 mila a 50 mila euro ed inoltre con varie pene accessorie che vanno dalla confisca di tutti gli strumenti utilizzati per l’esercizio della professione abusiva fino alla eventuale segnalazione al competente Albo, Ordine o Registro ai fini dell’applicazione dell’interdizione da uno a tre anni dalla professione regolarmente esercitata.
La Fimaa Torino si batte da tempo per il contrasto all’abusivismo, una battaglia molto sentita a livello sindacale. La materia è sempre stata seguita a livello nazionale da Fimaa-Confcommercio, anche attraverso il lavoro della Consulta interassociativa.
Finalmente oggi le istanze della Categoria sono state accolte dalla Legge Lorenzin che,oltre ad aver modificato l’articolo 348 del codice penale, ha anche novellato il comma 2 dell’articolo 8 della legge 39/1989 che regola l'attività di mediazione.
Il presidente FIMAA Torino Franco Dall’Aglio esprime “grande soddisfazione per questo importante risultato. La nuova normativa, che prevede la sanzione penale per il mediatore abusivo già alla seconda violazione, mentre il vecchio comma 2 dell'art 8 della legge n. 39/89 la prevedeva solo alla quarta violazione accertata, introduce un utile strumento nella battaglia control’abusivismo, che come FIMAA portiamo avanti da sempre nell’interesse della Categoria e dei consumatori. Un passo importante verso il riconoscimento della professionalità dell’agente immobiliare e per la tutela del ruolo che il vero professionista ricopre nella società”.