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Federazione Italiana Mediatori Agenti d'affari
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9 Maggio 2019

20a Edizione Borsino Immobiliare FIMAA Torino

Il mercato di Torino nel 2018 si chiude con un bilancio favorevole, con 13.508 scambi di abitazioni in Città e 16.671 nel resto del Territorio Metropolitano: l’aumento percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente risulta del 4,4% nel Capoluogo e del 5,7% nei restanti Comuni.

Se i volumi delle compravendite sono in crescita, non si può dire la stessa cosa per i prezzi.

Per quanto riguarda il Comune di Torino, riferito alle tipologie residenziali, le zone del Centro hanno fatto registrare dei piccoli segnali positivi fino a un massimo di circa il 3,0%, nelle zone semicentrali si è registrato un andamento costante mentre il segno meno si registra ancora nelle zone periferiche (circa il 2,5% di deprezzamento rilevato) e, in generale, nella restante area Metropolitana (circa -2.0%).

Con riferimento ai negozi, i valori a metro quadro presentano dei cali generalizzati dal 2,0 al 5,0 % ad eccezione del Centro dove i prezzi sembrano tenere.

In termini di investimento, un locale commerciale acquistato oggi deve garantire, in base al canone di locazione corrisposto dal conduttore, una rendita lorda annua pari al 3,0-3,5% del suo valore di mercato se l’immobile è ubicato in via Roma, una rendita dal 4,5% al 6,0% per tutte le altre zone del Centro fino a raggiungere e, a volte, anche a superare il 10% di rendita per le periferie e i Comuni dell’area Metropolitana.

Il Centro (insieme a Gran Madre, Cit Turin e Cenisia) rimane ancora l’area urbana più ambita, anche per la riqualificazione di piccoli edifici residenziali.

Restano ancora scarse le iniziative di tale genere nella Precollina, e ancor di più in zona collinare dove la trasformazione delle ville risulta più complessa e fa sì che la zona risenta maggiormente, tranne che le tipologie d’epoca, del continuo calo dei prezzi.

I maggiori ribassi sono stati avvertiti nelle periferie, quindi Barriera di Milano, Le Vallette e Falchera.

Tornando al residenziale, le tendenze del mercato ci consegnano una domanda sostenuta per i bilocali (34% rispetto alle restanti tipologie) e per i trilocali (33% di fetta di mercato rispetto alle metrature più grandi, mentre solo il 7% del mercato è indirizzato verso un acquisto di metrature superiori ai 150 mq.

Il Sentiment raccolto nel 2018 e che si è riproposto in maniera ancora più marcata nel primo trimestre del 2019 ci segnala una sempre maggiore attenzione da parte degli acquirenti per la classe energetica degli edifici; efficientamento energetico, basse emissioni, risparmio, sono quindi i temi che indirizzano oggi in modo importante l’acquisto di una casa. 

Sarebbe perciò quanto mai opportuna una politica volta al recupero dei vecchi edifici, tenuto conto che in Italia solo il 9% delle costruzioni sono state edificate dopo il 1990, mediante una massiccia defiscalizzazione e incentivazione da applicare alla trasformazione di immobili obsoleti e non più performanti.

Rispetto al 2017 l’incremento delle compravendite in Provincia, in termini percentuali, ha superato la Città e questo segnale fa ben sperare per i prossimi mesi.

Così anche il mercato delle zone turistiche: alcune zone (in particolare Pragelato) hanno risentito del calo dei prezzi più di altre che invece hanno resistito (Bardonecchia).

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